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CLIMA ROVENTE
Gelbspan R.
Baldini & Castoldi , 1998
308 pagine, bianco/nero, no illustrazioni,
cop. in brossura, dim. 13.5 x 22.5 cm .
€7.23 
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DESCRIZIONE (a cura dell'Editore)

Nevicate record e siccità da guinnes; tempeste sempre più violente e lunghi mesi senza nuvole. Per non parlare delle mezze stagioni, stritolate fra inverni che sembrano estate ed estati travestite da autunno.
Che il tempo sia una faccenda complessa è noto a tutti, ma quello che è accaduto negli ultimi vent'anni ha convinto gli scienziati che vi deve essere qualcosa d'altro. L'effetto serra, insomma, esiste davvero o è un'ipotesi ancora da dimostrare? E perché, se la Terra si riscalda, aumentano le alluvioni e le nevicate record?

Ross Gelbspan, Premio Pulitzer per il giornalismo, fa il punto definito su quella che gli ambientalisti (e non solo loro) considerano l'emergenza più "scottante" del prossimo secolo: il riscaldamento del Pianeta. Con l'aiuto di quattro fra i più importanti scienziati del settore, Gelbspan ci spiega come mai l'emissione di anidride carbonica, liberata in buona parte dalle attività dell'uomo, abbia mandato in tilt il termostato del Pianeta.

Non è un caso dunque che l'atmosfera della Terra si stia scaldando a una velocità più elevata di quanto fatto negli ultimi diecimila anni, che i dieci anni più caldi di cui si ha traccia siano compresi tra il 1980 e oggi, che il 1995 sia stato l'anno più caldo da quando la Terra è diventata un Pianeta abitato. Ma a rendere più calda l'atmosfera non vi sarebbe soltanto l'effetto serra.
Con l'insistenza e la precisione del grande giornalista d'inchiesta, Gelbspan ricostruisce la campagna di disinformazione messa in atto dalle industrie legate alla ricerca e allo sfruttamento del petrolio e del carbone (dalla cui combustione hanno origine i gas responsabili dell'effetto serra) con la compiacenza e l'appoggio di alcuni settori politici.

Per anni la voce degli scienziati è stata infatti coperta da quella, ben più numerosa, di appositi gruppi di opinione creati allo scopo di veicolare, attraverso i mezzi di comunicazione, un vero e proprio scetticismo nei confronti degli scienziati, del loro lavoro e della reale portata dell'effetto serra. Il risultato, dice Gelbspan, è stato un taglio ai fondi di ricerca, un ritardo nella realizzazione delle politiche più adeguate e una opinione pubblica sempre più incerta.

L'effetto serra, dunque, è stato - ed è tuttora, - una faccenda calda, molto calda. Non solo per il termometro in costante ascesa, ma anche perchè dimostra come la nostra società sia poco pronta ad ascoltare le preoccupazioni e i consigli dei ricercatori.
Ma Gelbspan non si limita a denunciare i ritardi e le occasioni perdute. Con l'aiuto di ambientalisti, politici illuminati e scienziati, l'autore traccia qualle che, secondo gli esperti, è la seconda fase del dibattito: non più "cosa è l'effetto serra", ma "cosa ancora possiamo, dobbiamo fare" per salvare quel Pianeta chiamato Terra

 

 

 

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