RECENSIONE
Petrolio a 53 dollari. E' solo colpa delle instabilità militari, politiche e finanziarie o si tratta dei primi segni dell'esaurimento delle risorse? Tutti i notiziari sono impegnati in una grande azione di propaganda tesa a tranquillizzare, a sostenere che si tratta di una fase transitoria e poi il prezzo scenderà di nuovo di molto. Non è il caso di preoccuparsi oltremodo. Normali alti e bassi del mercato.
Eppure il petrolio non è una risorsa rinnovabile, bensì uno stock di dimensioni finite destinato a esaurirsi come un qualsiasi giacimento minerario. E, secondo i geologi, ne abbiamo già consumato la metà di quello disponibile sul pianeta. Tra poco (o forse già ora?) inizierà il declino della produzione nel senso che se ne estrarrà meno delle richieste, peraltro sempre crescenti. Heinberg traccia un quadro di grande realismo che cozza con l'infantile ottimismo che viene proposto dai media. La festa dell'energia a buon mercato sta finendo e richiede un cambiamento di costume e di cultura se non vorremo tornare alle candele.
"Nel 1859 la razza umana scoprì un enorme forziere nessa sua cantina. Si trattava del petrolio e del gas, una fonte di energia straordinariamente a basso costo e facilmente disponibile. Noi, o almeno alcuni di noi, abbiamo fatto quello che fa chiunque scopra un tesoro in cantina: ce la siamo spassata, spendendo questo tesoro con grande piacere."
Kenneth E. Boulding, 1978
Ma ora la festa sembra finita...
(Redazione Nimbus)
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