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Tratto dal quotidiano LA STAMPA  di Domenica 6 Agosto 2000 

Una torrida estate di pioggia
di MARCO NEIROTTI 

Eccoci nell’estate più torrida degli ultimi anni. Con pullover e ombrelli. Ma torrida è, l’hanno detto gli esperti un mese fa. Forse siamo noi a non accorgercene, sotto temporali e rovesci. 
Sulla meteorologia si scherzava trent’anni fa, quando il colonnello Edmondo Bernacca, la sera in tv, faceva lo stregone. Nel 1972 annunciò un settembre fantastico. Venne giù di tutto. Disse: «Capisco le proteste: la meteorologia condiziona tutte le attività dell’uomo». Trent’anni dopo, con strumenti più sofisticati dei suoi, con programmi di computer in grado di ridurre gli errori, non ci si è scostati da allora. E può darsi che nelle città nebbiose o piovose del Nord Europa le previsioni siano superflue.
Ma in questa Italia che ha una vocazione turistica perché andiamo ancora a tentoni senza badare alle attese della gente? Sui quotidiani di ieri, venti e mari della Liguria erano vari come le offerte dal fruttivendolo. In un sito Internet, alle 20,15, un Centro Meteo Regionale forniva, a pagamento, le previsioni del sabato per una domenica ormai alla fine. In Valle d’Aosta, la pagina 402 del Televideo dice che non è disponibile la situazione di Plateau Rosa. Però la pagina 403 dà la previsione per l’indomani. La parte del leone la fa l’Aeronautica, con i suoi ufficiali che firmano bollettini. 
Se è questione d’immagine, forse non è quella giusta. Che cosa manca? Mezzi, personale, programmi? Competenza? La gente non chiede verità totali, ma ipotesi credibili sì, possibilmente dettagliate zona per zona, come accade subito di là dal confine, in Francia, con una telefonata. 
Bernacca è morto nel settembre ‘93, a 79 anni. Tutti gli italiani si erano almeno una volta inviperiti con lui, ma l’avevano perdonato sempre. Forse perché raccontava: «Aprirono dei corsi e lasciai l’artiglieria per l’aeronautica, senza rimpianto perché avrei voluto fare la marina». Almeno su qualcosa aveva le idee chiare. 

 

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